L'intruso (editore Pironti 2011)
In una Napoli frenetica, tra violenze e incomprensioni familiari, un giovane neolaureato in Giurisprudenza, Stefano De Santis, riesce finalmente a coronare il suo sogno, entrando in un importante studio legale del centro storico per dare inizio alla tanto agognata attività forense. Tra collaborazioni, udienze in tribunale e giornate fitte di impegni, Stefano sentirà crescere una forte attrazione per la bella Virginia, figlia del dominus. Il corso della sua vita sarà sconvolto d'improvviso da segreti che non tarderanno a coinvolgerlo e da un'inaspettata amicizia che lo proietterà in una lotta contro il tempo, a caccia della sua verità. Lo studio sarà al centro di numerosi delitti, che sembrano portare a un unico colpevole, mentre colpi di scena e un passato mai sopito cambieranno gli eventi, mettendo a dura prova i nervi dei protagonisti. Tra indagini di polizia e attività investigative, tra truffe finanziarie e imprenditori e banchieri collusi, un detective, Rodriguez, ispettore della squadra omicidi della Questura di Napoli, lavorerà senza sosta, voltando le spalle alla Procura, mettendo finanche a rischio la sua credibilità, per far luce sul mistero che si nasconde dietro quegli efferati crimini, in una lunga corsa contro il tempo. Un investigatore privato, esperto di computer, e uno psichiatra, spuntato dal passato, aiuteranno Rodriguez a ricostruire il rebus (Nel 2014 ottiene il Riconoscimento Speciale della Giuria, quale miglior romanzo giallo della IV edizione del Premio Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme” di Roma).
I vostri commenti:
Recensioni su L'intruso (editore Pironti 2011)
Aldo4791
Sono un avido lettore di gialli e non ho potuto fare a meno di notare questo libro. All'inizio attratto dalla copertina, che mi riportava alla mente i vecchi romanzi hard boiled, mi sono trovato di fronte un vero e proprio thriller dalle tinte oscure, dove la violenza e la durezza di alcune vicende non sono edulcorate da un contesto fittizio ma trovano luogo nella realtà quotidiana, nella propria vita, nella propria casa, nella propria città.
Il romanzo è ambientato nella mia città natale, una Napoli normale, verace, raccontata attraverso gli occhi di un napoletano, che non ne esalta i luoghi comuni ma la racconta secondo il modo di vedere di uno che l'ha vissuta, che la conosce profondamente nel bene e nel male.
La vicenda è una storia di violenza e di follia, che si manifesta secondo dinamiche letterarie astute e non ruffiane. I colpi di scena non sono snocciolati con ostentazione con la ricerca del tipico "salto sulla sedia" ma arrivano, pur senza una nota di sorpresa, con maestria e una personalità stilistica che denotano delle qualità narrative non da poco.
Qualche incertezza in qualche punto e qualche refuso, forse dovuti ad un editing un po' frettoloso, non minano comunque un'opera prima di spessore e che segna l'esordio di un promettente autore.
Aspetto il prossimo libro per confermare queste mie prime impressioni.
Per adesso davvero complimenti.
dal quotidiano "Il Mattino"
Un assassino che uccide per un trauma legato all'infanzia. E uno studio di avvocati della Napoli-bene che si trova al centro di una serie di omicidi per una catena di tradimenti, abusi, imbrogli finanziari. Nel mezzo, un neo-scrittore che nella vita fa l'avvocato, e che non rinuncia ad intrufolarsi nella finzione letteraria, per dire la sua su come vanno le cose al giorno d'oggi, dando numeri (reali) su quanti siano i minori maltrattati, o i divorzi in Italia, e collegando, in un rapporto di causa-effetto, il contesto familiare e sociale alla devianza. Così Antonio Chicoli, avvocato del foro di Torre Annunziata, per il suo esordio narrativo sceglie il legal thriller con “L'intruso”, ma lo riveste di significati altri e, più che sul plot narrativo, sembra puntare sulla caratterizzazione dei personaggi e dei contesti. In scena sono un giovane praticante, Stefano De Santis, che cerca di farsi strada in un affermato studio legale, e un gruppo di avvocati cinici e spregiudicati, che sono coinvolti in una serie di delitti senza che si capisca, fino alla fine, il perché. Su tutti spicca la figura di Virginia, unico personaggio positivo, dotato di umanità, in un romanzo senza protagonista unico, dove anche l'ispettore di polizia, Rodriguez, che con ostinazione indaga sui delitti, non può definirsi l'eroe che risolve la storia, e il finale resta aperto. Nel romanzo ambientato in una Napoli di appena qualche anno fa, trafficata e frenetica, fredda e poco accogliente, colpisce la determinazione dell'autore nel voler rendere leggibili ai profani i meccanismi della giustizia applicati alla vita quotidiana, ricostruendo anche il percorso di formazione degli avvocati, senza nulla togliere alla suspense per l'incalzare della storia. L'idea è quella dell'investigazione all'americana e del thriller legale alla Carofiglio, che ha appunto fatto la fortuna del genere in Italia. Il Chicoli, come il più noto magistrato scrittore, mette a frutto la sua esperienza professionale per raccontare casi del tutto verosimili, come i grandi crack finanziari ed i delitti consumati in famiglia.
Alberto
L'ho finito di leggere, bellissimo peccato che è già finito. Invito l'autore a considerare anche un eventuale prosieguo della storia.
Guglielmo
Su “L’Intruso”, già sono state spese tante parole entusiasmanti da stampa e lettori che rischierei di essere ripetitivo, ma non intendo sottrarmi dal sostenere che è un romanzo avvincente, ricco di particolari e colpi di scena fino all’ultima pagina.
Intendo esprimere all’autore per questa sua prima opera l’aggettivo più semplice BRAVO!
Anna Giordano
“Erano le cinque del mattino, quando il silenzio fu interrotto da un rumore sordo, proveniente dal soggiorno.” Interessante è l’incipit del romanzo L’intruso di Antonio Chicoli in cui già dalle note iniziali del brano sono evidenti atmosfere pregne di inquietudine. Il lettore immediatamente è attratto e coinvolto nella narrazione, sui movimenti dei protagonisti: soci e collaboratori dello studio legale associato Destrieri-Salvatores. L’ambiente descritto è alto-borghese chiaramente espresso ed evidenziato anche attraverso le indicazioni di strade e di quartieri della splendida Napoli. Sono presenti ulteriormente ambienti meno prestigiosi in cui i personaggi vivono in condizioni psicologiche drammatiche, con profonde problematiche di disagio.
L’esordiente scrittore ha realizzato con divertimento,tenacia e con piacevole dedizione,un legal thriller davvero avvincente. Gli appunti e le osservazioni sono descritti utilizzando terminologie tecnico-giuridiche consone all’attività dell’autore dando vita ad incalzanti indagini su una truffa finanziaria ai danni dello Stato ed evasione fiscale e con l’inserimento di agghiaccianti omicidi che suscitano l’ira del lettore.
L’evidente attenzione dell’autore alle azioni e alla redazione degli atti da presentare, per la discussione, nelle aule dei tribunali sono elementi fondamentali di osservazione e di descrizione analitica che denotano un particolare piacere nel descrivere le procedure legali e processuali con corretta precisione e con evidente passione.
Il giovane praticante Stefano, protagonista del romanzo,si presenta al suo primo appuntamento nello studio legale per iniziare l’attività di avvocato. Al momento di oltrepassare la soglia ed entrare nella sala d’attesa, il lettore avverte un crescendo di tensione e di mistero che aleggia nell’aria e si muove seguendo il percorso dei protagonisti nel passaggio da una stanza all’altra richiamando ulteriormente l’attenzione e l’emotività del lettore.
L’ansia e la trepidazione che nasce nei dialoghi e nelle descrizioni degli ambienti affascinano il lettore dando la sensazione di parteciparvi attivamente e di indagare insieme al detective Rodriguez che segue l’inchiesta per tentare di risolvere i misteriosi e drammatici crimini.
Lo stile è caratterizzato da una sintassi paratattica e dall’uso di dialoghi che vivacizzano e rendono scorrevole la narrazione e nei momenti più importanti del racconto lo stile diviene teso e concitato.
Il fulcro della vicenda ruota attorno allo studio legale lungo Corso Umberto a Napoli. La trama avvincente si svolge ed intreccia tra avvocati di fama ed di esperienza insieme a giovani collaboratori e praticanti interessati e diligenti. I personaggi sono carichi di significato, di tratti e di trasformazioni psicologiche.
Ma l’atmosfera è tesa. Tra loro serpeggia la paura, il sospetto, il vago, l’indefinito.
Difficile allontanarsi dalle vicende incalzanti, il lettore ne è avvinghiato e piacevolmente sopraffatto da colpi di scena e di suspance che ritardano sempre di più l’intento di interrompere temporaneamente la lettura.
Una peculiarità tipica del romanzo giallo è evidenziata in alcuni personaggi che incarnano dei semplici ruoli e di conseguenza ai loro caratteri si fa risaltare l’attesa in cuisi evidenzia un intreccio complesso che ha la funzione di portare avanti l’azione. Invece ad altri personaggi si ha un vero e proprio approfondimento psicologico che genera profonda ansia alternata a brevi sequenze di calma e di serenità. Insomma la trama è un crescendo di tensione e di curiosità che tiene sospesa l’attenzione del lettore fino all’epilogo che… Sorprende!
Leandro
Un libro veloce e avvincente che mi ha fatto capire la passione per la scrittura dell’autore. Mai banale, sempre esaustivo. Una storia drammatica, intensa e a volte ironica: un libro da leggere e consigliare a tutti.
Franco
L'ho letto in due giorni... bello!
ignacanton
Non ci sono parole per descrivere la suspance di questo romanzo. Mi ha impressionato la rapidità del racconto e la facilità con cui l'autore è riuscito a farmi vedere le immagini, i personaggi e i luoghi in cui si svolge il racconto, e devo dire con sincerità che questo autore non può essere un esordiente, proprio no. Il libro è a dir poco eccezionale, con colpi di scena continui, e scritto con una semplicità tale da far invidia agli autori più blasonati. Intrigante, sorprendente. Racconta di Napoli, del Tribunale e degli intrecci del mondo legale. La storia tiene incollato alle pagine fino alla fine. Un thriller di assoluta fattura. Quando ho iniziato a leggerlo, mi ha colpito la velocità dell'azione ed il passare da un capitolo all'altro tenendoli legati, incollati. Non si comprende fino in fondo chi uccide e perchè lo fa, ma tutti sembrano colpevoli intorno ad una società di collusi. Importante è lo scontro tra Polizia e Procura. Lo consiglio a tutti. Da leggere fino a alla fine tutto di un fiato per scoprire... Non ve ne pentirete.
Marco Arici
Salve,
ho appena finito il suo libro "L'intruso" e volevo complimentarmi con lei: proprio un bel libro, mi è corso via con piacere e mi è piaciuto parecchio
unico punto è che traspare molto la sua professione e a noi che non ne capiamo molto possono diventare lunghe
aspetto il suo secondo lavoro, mi raccomando: bello come questo!
Marco
Liamend345
E' proprio un bel libro. Lo consiglio a tutti. Intrigante e pieno di sorprese. Racconta di Napoli e del Tribunale e tutto ciò che è dentro questi uffici. La storia e la suspence ti tiene a leggere fino alla fine. Un thriller sorprendente. Quando ho iniziato a leggerlo, mi ha subito colpito la velocità dell'azione ed il passare da un capitolo all'altro tenendoli legati e connessi tra loro da qualcosa visibile ma da intercettare. Non si capisce fino in fondo chi uccide e perchè lo fa, ma tutti sembrano colpevoli attorno ad una società di collusi ed imborgli bancari. Si passa dal Tribunale agli Ospedali di Napoli e il lettore può accedervi scoprendo i segreti, i vizi e i difetti dei protagonisti. Bellissimo è lo scontro tra la Polizia e la Procura. Le incomprensioni tra loro. Leggetelo. Non ve ne pentirete. E poi il finale ti lascerà...
Enrico
Sensazione di "familiarità" con i luoghi descritti. Sensazioni e stati d'animo dallo scrittore abilmente rappresentati con un garbo ed una precisione priva di pedanteria, che consente al lettore di trovarsi in quello studio, di coglierne gli umori, nonché il clima tagliente in cui, per le più svariate ragioni, in questa professione si è costretti abitualmente ad operare. Man mano che si va avanti, il racconto, la trama, ma soprattutto il ritmo con cui la narrazione diviene materia viva e palpitante, il libro è sorprendente. Sembra proprio che sia venuto naturale! Naturale proprio come la dinamica degli eventi che nel loro susseguirsi, nel loro evolversi si fondono impercettibilmente non solo con la personalità disturbata dell'efferato "auctor criminis" quanto con le ambiguità più o meno latenti dei vari soggetti che a diverso titolo agiscono in questo mutevole scenario partenopeo. Bello e sorprendete, da leggere tutto d'un fiato!